Bienno, il borgo dei magli
Da quando, nel Medioevo, la ruota idraulica cominciò a diffondersi in Europa come sistema per la produzione di forza motrice, a Bienno, in Valcamonica, essa divenne l'elemento tecnologico su cui si fondò, nei secoli successivi, il grande sviluppo della metallurgia locale.
Il sistema dell'acqua
Nell'ambiente cupo della fucina, annerito da fumi secolari del forno ove la temperatura si eleva oltre i mille gradi, persino il fragore delle cascate d'acqua viene sovrastato dal ritmo ossessivo dei colpi dei grandi magli, sotto cui sobbalza il pavimento, non a caso lasciato in terra battuta.
Enormi martelli montati su tronchi di rovere o castagno ed azionati da ruote idrauliche vibrano colpi di inaudita violenza su pezzi di ferro incandescente che, attraverso l'abile dimostrazione dei mastri fabbri (màhister), si trasformano in attrezzi da lavoro quotidiano: badili, zappe, secchi...
All'interno della struttura il Museo Etnografico del Ferro fissa la memoria di tecnologie che hanno fatto storia, ma che sono ormai in via di estinzione.
Il mulino ad acqua
Una fragorosa cascata sulla grande ruota dà vita al mulino. Nella sua diffusa penombra, quiete luci di lampade delineano parti dell'impianto, tutte di antico legno, ferro forgiato e pietra.
Qui ogni congegno ripete all'infinito il suo movimento e ne origina altri, in un concerto sincronico di ticchettii, palpiti, scosse, tocchi e grattamenti, che costituiscono l'immutabile canzone del vecchio mulino.
Intanto, raccolta nella madia tarlata del buratto, la farina, preziosa e sacra, diffonde il suo profumo dovunque.
Il borgo medioevale e rinascimentale
La connotazione medievale e rinascimentale di Bienno è ancora assai evidente nel borgo antico.
Ogni vicolo può essere una rivelazione: un muro di grandi pietre, una fontana, un portale, un'inferriata, uno stemma, un raggio di luce che penetra la penombra ed accende un balcone fiorito...
Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato...
La chiesa di S. Maria Annunziata
Apparentemente adatta alla sola lettura artistica, la chiesa di S. Maria Annunziata è particolare testimone dal punto di vista socio-economico.
Dai suoi affreschi emergono storie di Santi, convinzioni religiose, tradizioni e costumi degli abitanti del borgo, che possono connettersi facilmente con le classi sociali del passato e con le attività metallurgiche svolte.
