L'età del Ferro camuna

La stagione dei guerrieri

Incisione rupestre: guerriero con ascia e scudo da Campanine, Cimbergo, Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo (Valcamonica)Ecco, finalmente, dopo millenni di gestazione in cui s'intrecciarono e si fusero innovazioni, gruppi umani e ideologie, nel territorio camuno si manifestò, agli inizi dell'ultimo millennio prima di Cristo, una unificazione etnica propiziata dalla condivisione generale di modi di vivere e di operare economicamente e spiritualmente: quella che gli studiosi definiscono con l'appellativo di Camuni.

Al popolo dei Camuni propriamente detto, dunque, riserviamo gli ultimi otto secoli del I millennio a.C., l'Età del Ferro di Valcamonica.

I processi egemonici affermatisi durante l'età del Bronzo si consolidarono e si perfezionarono grazie soprattutto all'introduzione della nuova tecnologia del ferro. Domato dagli Ittiti anatolici alcuni secoli prima, la sua lavorazione giunse in Valle con tutto il suo carico di superiorità in efficienza e resistenza e, quindi, anche in valore economico. I capi divennero principes territoriali e i guerrieri si fecero aristocrazia, con i privilegi assicurati loro dal monopolio delle armi.

Incisione rupestre: cervo assalito da un cane durante la caccia, Naquane, Parco Nazionale Incisioni Rupestri, Capo di Ponte (Valcamonica)Al perfezionamento della metallurgia, industria totalmente in mano aristocratica, provvidero influenze provenienti dai mastri ferrai celti e dagli attivissimi commercianti etruschi. Fu questo un periodo di dilaganti traffici, la cui rete si estendeva fino ai più riposti angoli europei, nordici e mediterranei.

Ancora una volta tutto ciò si rispecchiò puntualmente nella produzione ideologica degli incisori di pietre. Dal culto delle armi dell'età del Bronzo si generò prepotente il culto dell'uomo in armi.

In questo periodo si colloca il 70-80% delle oltre 300.000 incisioni rupestri camune conosciute. Centinaia di scene di duello e migliaia di personaggi, talvolta giganteschi, che ostentano armi, muscoli e sesso, dichiarano universalmente l'ideale dell'uomo nella mentalità camuna: forte, virile, eroico, superiore.

Tutto l'insieme di altre figure, capanne, labirinti, impronte di piede, scene di caccia, reticoli, iscrizioni e varie simbologie fanno da corollario al concetto-guida del guerriero come superuomo e della sua casta come entità egemone, mentre resta in ombra il mondo della vita quotidiana della gente.

L'apice dell'epopea dell'uomo preistorico in Valcamonica era destinato ad essere anche il naturale inizio del declino. Gli ultimissimi secoli del I millennio a.C. sono già Protostoria, un periodo che prelude al nuovo corso dettato dall'urbanizzazione e dalla definitiva diffusione della scrittura.